Negli anni ho desiderato realizzare la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, convinto dell’importanza di ripetere alle diverse generazioni il significato umano e cristiano di una vita. Chi non conosce questa storia perde molto: scomparsi i grandi testimoni e dimenticate le grandi narrazioni, l’esperienza del passato, una tradizione buona piena di umanità e di vita rischia di sfuocarsi al punto da sembrare opaca, indistinguibile.
È importante che ogni pagina della nostra storia, intrisa di fede e vita, rimanga essenziale per l’intera città. 
Vorrei che questo evento non apparisse solo come una fedele ricostruzione, un estetizzante Passione “in costume”, ma fosse invece incisivo e “contemporaneo”, come un continuo tentativo di risposta ai nostri giorni. 
Stile e arte in un susseguirsi di quadri, lo sguardo dello spettatore diretto nei confronti della scena. Il centro del cuore della Cristianità tra Vecchio e Nuovo Testamento.
Pagine evangeliche  attraverso citazioni, parole, gesti, volti, un oceano pieno di senso. Ogni inquadratura è animata da un dinamismo che la fa lievitare dal di dentro dell’animo umano.
Ho tentato attraverso il lavoro dell’attore e sull’attore di aprire squarci continui sulla realtà dei nostri giorni. Una continua passione nel mettere insieme una pluralità di esperienze, una pluralità di generazioni.

Si rimane con il fiato sospeso, tutti insieme: donne e uomini, giovani e anziani, bambini.

Direttore artistico e regista
Piero Formicuccia